I parassiti esterni o ectoparassiti comprendono una vasta serie di artropodi della classe degli insetti (pulci, pidocchi masticatori e succhiatori,zanzare, mosche e flebotomi) e della sottoclasse degli acari (acari e zecche) , molti di questi sono vettori di importanti patologie nei nostri animali da affezione nonché fungere da agenti di zoonosi o contribuire alla loro trasmissione. Per questo proteggere la salute dei nostri animali da affezione nei confronti degli ectoparassiti significa anche salvaguardare la sanità pubblica e preservare il legame tra uomo e animali. Teniamo anche presente che l’aumentata movimentazione degli animali associata ai cambiamenti climatici stanno influenzando la situazione epidemiologica di alcuni parassiti e patogeni ad essi associati e ne hanno permesso l’introduzione in zone prima considerate non endemiche.
Conosciamoli meglio
LA PULCE
La pulce è un insetto di 1-4mm, privo di ali, dotato di una corazza robusta e compatta e di zampe posteriori molto lunghe e forti, che gli permettono di spiccare dei lunghi salti. La pulce si nutre del sangue di cani gatti e altri mammiferi. Il suo ciclo vitale comprende la fasi di uovo, larva, pupa e adulto, dura 2-3 settimane e non si interrompe neanche d’inverno per via degli ambienti domestici riscaldati. Le pulci adulte vivono e si accoppiano sull’animale senza mai abbandonarlo e depongono le uova. Quando le uova si schiudono liberano le larve nell’ambiente circostante e dalle larve si formano nuove pulci che andranno alla ricerca di un ospite.
Oltre al prurito possono veicolare parassitosi e infezioni. Tra le malattie causate vi ricordo la bartonellosi; la parassitosi da tenia dypilidium caninum (trasmissibili anche all’uomo) e la dermatite allergica da pulce.
LA ZECCA
La zecca è un parassita lungo da 1 a 3 mm, che si nutre di sangue e dopo il pasto può raggiungere addirittura il centimetro! Le zecche infestano prati e boschi ma anche parchi e giardini di città, perché sono in grado di adattarsi facilmente a climi ed ambienti diversi. Il ciclo della zecca può variare da specie a specie e dalle condizioni ambientali in cui si trova a vivere. In generale comprende le fasi di uovo, larva, ninfa e adulto e l’evoluzione di ogni stadio prevede che avvenga un pasto di sangue. Le zecche non saltano e non volano ma si appostano alle estremità delle piante aspettando il passaggio di una potenziale vittima, della quale avvertono la presenza grazie al calore e all’anidride carbonica emessi dall’organismo; identificata la vittima conficcano il loro rostro nella cute e cominciano a succhiare il sangue. Nelle ghiandole salivari della zecca possono svilupparsi protozoi e batteri che poi vengono iniettati nel sangue dell’animale mentre la zecca compie il suo pasto di sangue. In seguito al morso di zecca i nostri animali possono contrarre diverse pericolose malattie.
Le più comuni e importanti sono: Ehrlichiosi ; Babesiosi o Piroplasmosi ; Malattia di Lyme (causata dal batterio Borrelia e dunque nota anche come Borreliosi) ; Anaplasmosi; Rickettsiosi. Tutte queste malattie sono zoonosi (si parla di zoonosi quando una malattia passa da un animale all’essere umano, oppure, al contrario, colpisce l’uomo e poi passa all’animale).
I FLEBOTOMI
I flebotomi o pappataci, sono piccoli insetti lunghi 2-3 mm, simili ad una zanzara ma con corpo ricoperto da peluria e ali grandi, i maschi di nutrono di succhi vegetali mentre le femmine si nutrono di sangue preferibilmente di mammiferi. Si riposano di giorno e sono attivi dal tramonto all’alba. La fama del pappatacio è legata alla leishmaniosi della quale è vettore. Per veicolare la leishmaniosi è necessario che il pappatacio trasmetta attraverso la puntura il microrganismo responsabile dell’infezione. Anche la leishmaniosi può colpire sia il cane che l’uomo.
Ogni animale richiede cure adatte alle sue necessità individuali.
Alcuni fattori possono indicare l’opportunità di controlli e/o trattamenti più frequenti, mentre altri possono suggerire un approccio meno aggressivo.
L’età e lo stato di salute dell’animale sono fattori rilevanti da considerare. Alcune razze o individui hanno una maggiore suscettibilità, determinata geneticamente, a talune malattie, mentre altre infezioni concomitanti possono predisporre o aggravare malattie trasmesse da vettori.
Cani e gatti in canili o gattili e gli animali che vivono all’esterno sono generalmente soggetti ad un maggior rischio di contrarre malattie trasmesse da vettori rispetto a singoli soggetti che vivono in casa. Il rischio di trasmissione dipende inoltre da situazioni locali quali il (micro) clima e la conformazione geografica locale.
Una scadente alimentazione può aumentare la suscettibilità a diverse malattie tra cui quelle trasmesse da vettori.
Negli animali i farmaci ectoparassiticidi sono utilizzati sia per la terapia che per la prevenzione. I farmaci veterinari devono sottostare a processi di valutazione della loro sicurezza ed efficacia estremamente rigorosi prima di venire approvati dalle autorità nazionali o europee e le indicazioni per il loro impiego sono basate su dati scientifici. La ricerca e l’innovazione sono costanti in questo campo e per fortuna abbiamo a disposizione molecole sempre nuove che il vostro veterinario di fiducia saprà indicarvi in base alle necessità specifiche del vostro animale.
Ricordate sempre che prevenire è meglio che curare, fatelo bene!