Mettersi nei panni del prossimo è il modo migliore per capirlo, per capire come si sente, ciò di cui ha bisogno, ciò che lo spinge a certi comportamenti. È la chiave di ogni buona relazione umana, è la chiave per cercare di comprendere il regno animale, ed è la chiave anche di una relazione sana e felice con il proprio animale da compagnia.
Un proverbio dei nativi d’America recita così: «Prima di criticare qualcuno, cammina per un miglio nelle sue scarpe». Già, proprio così, e potrebbe sembrare una sciocchezza ma dovremmo applicare lo stesso principio anche al nostro cane. Ma il cane non ha le scarpe! Appunto. Basta soffermarci su questo per capire.
Siamo in estate, un’estate particolarmente calda tra l’altro, nonostante noi indossiamo le scarpe sentiamo il calore delle strade roventi che sale. Immaginiamo dunque di essere scalzi, come sulla sabbia e peggio. Che effetto fa? Ecco, in questo modo possiamo renderci conto di come si sente il nostro cane quando lo portiamo a passeggio d’estate. è vero che i suoi polpastrelli hanno dei calli che in parte li proteggono, ma sono pur sempre dei polpastrelli.
Quando nell’ambiente si registrano 30°C, la temperatura dell’asfalto è di 60°C! Considerando che nei giorni scorsi si è arrivati anche fino a 40°, è ovvio che i piedi del nostro cane potrebbero letteralmente cuocersi. Naturalmente nessuno di noi si azzarda a fare la passeggiatina alle due del pomeriggio ma, in rapporto, anche in altri orari per noi più vivibili, i cani vanno incontro comunque a problemi di cui noi non ci rendiamo conto.
La cura del piede del cane è spesso sottovalutata mentre invece è davvero molto importante. Magari ci rendiamo conto che il cane stenta a camminare, che zoppica, ed è il veterinario ad accorgersi che ad esempio sono spine, sassolini, o i temibili forasacchi a dare problemi, oppure verifica che i polpastrelli sono feriti e ustionati. La prevenzione, inutile dirlo, è la chiave di una buona salute anche per lui, il nostro amato compagno di vita che, peraltro, di piedi ne ha quattro.
Ma come fare una buona prevenzione?
Con l’igiene prima di tutto. Va detto che la maggior parte dei cani non ama che gli tocchino i piedi e tende ad evitare e ad innervosirsi. Per questo dovremmo cercare di abituarlo, fin da cucciolo se possibile, a vivere i momenti dedicati all’igiene come un gioco, come un momento in cui avere le nostre attenzioni. La polvere, la sabbia, sassolini, il fango, specialmente d’inverno, il ghiaccio e il sale, così come il catrame in spiaggia, insomma, tutto quello che c’è in terra rimane nei piedi del cane, catturato dal pelo che molti di loro hanno anche sotto il piede.
Al rientro dalla passeggiata sarebbe buona norma sciacquare i piedi del cane, tenendoli a bagno in una bacinella di acqua tiepida, se l’animale ha pazienza, o sotto l’acqua corrente o aiutandosi con un panno bagnato. Successivamente vanno asciugati perché l’umidità tra le dita favorisce la formazione di batteri e infezioni.
Regolando il pelo del piede tra le dita, nella parte superiore e sotto, contribuisce a mantenerlo asciutto e sano e, cosa da non sottovalutare mai, evita che vi si annidino i forasacchi. I cuscinetti plantari possono avere pellicine indurite che sporgono e che andrebbe tagliate anch’esse, ma sempre facendo molta attenzione.
Discorso a parte per le unghie. In particolare per i cani che vivono in campagna e per quelli anziani che camminano poco può essere necessario di tanto in tanto regolare le unghie che, se sono troppo lunghe, causano dolore, malformazioni e zoppicamenti. Le unghie dei cani però sono una parte delicata e hanno molte terminazioni nervose, inoltre non è facile tagliarle neanche con gli appositi strumenti. Il consiglio, per questo, è di rivolgersi al veterinario nelle visite di controllo o al tolettatore. E di non dimenticare gli speroni che alcuni cani hanno e che, non stando a contatto con il terreno, non si consumano e potrebbero incarnirsi nel polpastrello.
Tornando all’estate e al caldo, è chiaro che le prima attenzioni sono quelle di uscire con il cane solo di mattina presto e di sera e di scegliere zone verdi, evitando il più possibile di farlo camminare sull’asfalto e sulle pavimentazioni che si riscaldano di più. Buona abitudine è portarsi dietro una bottiglietta di acqua: è utile per farlo bere, per sciacquare nei punto dove fa pipì e anche per rinfrescare il cane bagnandogli i piedi. Questo eviterà ai polpastrelli di scottarsi, di gonfiarsi, di spellarsi e conseguentemente sviluppare infezioni. Senza considerare il dolore. Come si diceva, dovremmo sempre cercare di immedesimarci nel nostro cane e fare attenzione a tutto ciò che farebbe male anche a noi se camminasimo scalzi. Per completare la prevenzione e come cura in determinate situazioni, sono in commercio delle ottime creme, cere, nutrienti e protettive che, in inverno proteggono i cuscinetti plantari dal freddo e dal ghiaccio e in estate dalle scottature.
Infine, l’abitudine quotidiana di controllare il cane, facendo in modo che lui si senta amato e non stressato, ci aiuta a verificare che il suo corpo non abbia anomalie e, eventualmente, a ricorrere al veterinario in tempi utili. Dovrebbe essere una sorta di coccole-screening, a cominciare proprio dai piedi.
Il piede del cane, anatomia
È composto da cinque elementi: artigli, cuscinetti digitali, cuscinetti metacarpali, sperone e cuscinetto carpale. I cuscinetti sono veri e propri ammortizzatori per le ossa e l’articolazione del piede. Il cuscinetto carpale è un elemento frenante che consente all’animale di fermarsi su quasi ogni tipo di superficie. I cuscinetti sono ricoperti da una membrana di tessuto adiposo che li protegge, anche se non del tutto, quando sono a contatto di superfici eccessivamente calde o fredde. I piedi e i cuscinetti in particolare sono fondamentali nel cane anche per la termoregolazione: vi si trovano ghiandole sudoripare attraverso le quali l’animale, per così dire, suda. I cani sono digitigradi, ovvero poggiano soltanto le dita del piede e non tutta la pianta. Le dita sono quattro e ad esse si aggiunge lo sperone, il quonto dito, nelle zampe anteriori. Alcuni cani hanno lo sperone anche nelle zampe posteriori. Nei piedi dei cani, come in altre parti del loro corpo, vengono prodotti i feromoni, sostanze biochimiche molto importanti per il loro comportamento anche in relazione con i loro simili. I feromoni del piede vengono rilasciati da ghiandole che si trovano a livello dei cuscinetti e nella pelle degli spazi tra le dita e hanno, così sembra, la funzione di marcare il territorio e di allarme.